Che cosa vi viene in mente se leggete o sentite pronunciare “ON – OFF” ?
Se quello che vi viene in mente è che ON sia l’accensione del vostro interruttore o dispositivo, mentre OFF sia il suo spegnimento.. beh, probabilmente non siete dei Millenials.. 🙂
Scherzi a parte, nel post precedente abbiamo analizzato come sta cambiato il nostro modo di comunicare attraverso gli emoticons, ma il nostro modo di comunicare non è cambiato solo in riferimento alle immagini, ma anche nel modo di intendere le relazioni.
Approfondiamo meglio questo concetto..
Se paragonassimo la relazione al nostro famoso interruttore e chiedessimo a una persona analogica quando considera la relazione accesa, ci risponderebbe con molta semplicità che “la relazione si accende nel momento in cui ci si incontra, in carne e ossa”.
Sarebbe anche così scontato per un Millennials?
Alcuni studi dimostrano il contrario.
Infatti, le nuove generazioni, quando pensano alle loro relazioni, non considerano a priori le relazioni fisiche, ma considerano immediatamente le loro relazioni digitali.
Ciò attiva in maniera prioritaria le connessioni cerebrali, che individuano i loro incontri “on-line”.
Che significa tutto ciò?
Significa che è cambiato anche il modo di vivere le relazioni.
La pervasività dei sistemi digitali nella quotidianità delle nuove generazioni, ha plasmato i loro sistemi cerebrali, al punto tale da considerare in primo luogo le loro connessioni virtuali e, solo secondariamente, le relazioni fisicamente presenti.
Il Social Network quindi diventa una vera e propria piazza di incontri, un “facilitatore” di contatti, un ponte che dall’ON-LINE permette di raggiungere altresì l’OFF-LINE, ovvero quello che gli analogici considererebbero l’unico luogo di contatto, quello fisico.
Alessandro Lo Verde
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Pubblicato da Dott. Alessandro Lo Verde - Consulente Finanziario Palermo
Uno studio condotto dall’OCSE relativo al grado di alfabetizzazione finanziaria dei risparmiatori, vede il nostro amato stivale posizionarsi al penultimo posto tra 18 Paesi al mondo per quanto riguarda il grado di educazione finanziaria.
Siamo ormai abituati a presidiare gli ultimi posti in classifica in diversi settori, ma ciò che stupisce è che, relativamente al tema dell’alfabetizzazione finanziaria, l’Italia viene superata da Paesi come la Lettonia, la Lituania, la Polonia, Paesi che nella percezione di molti italiani sembrerebbero avere una marcia in meno rispetto a noi italiani.
Difatti, quando si parla di risparmio, le scelte che affrontiamo o che abbiamo effettuato nel corso del tempo, pensiamo siano le migliori e che siano assolutamente corrette e ineccepibili.
Questo genere di comportamento prende il nome di “Overconfidence”, ovvero una distorsione della nostra percezione che ci fa sentire sicuri delle nostre capacità, anche se talvolta vengono meno.
Se coadiuvati da un esperto che gestisce periodicamente il comportamento adottato da parte del risparmiatore, questo tipo di distorsione può essere ridotta.
In tal modo il risparmiatore potrà effettuare scelte più razionali che lo aiuteranno alla realizzazione dei propri progetti di vita.
In questo Blog troverai alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a compiere i primi passi verso un’adeguata gestione del tuo denaro.
Tratterò la figura del consulente finanziario quale esperto nel settore del risparmio, partendo dalle sue origini fino ad arrivare ai giorni d’oggi, sottolineando come spesso questa evoluzione non sia chiara alla maggior parte dei risparmiatori.
Affronterò il tema della pianificazione finanziaria quale processo fondamentale per la realizzazione dei propri progetti di vita.
Ritengo questo Blog di grande aiuto e stimolo per il lettore, in quanto sarà in grado di imparare concetti di finanza comportamentale o strategie di investimenti attraverso un linguaggio semplice, trasparente e concreto.
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