- Essere finanziariamente tranquillo qualsiasi imprevisto accada;
- Non dilapidare ricchezza per curarti quando sarai vecchio;
- Fregatene della pensione che (non) prenderai, perchè te ne sarai già fatta una;
- Non subire alcun contraccolpo dal fallimento della Banca/Azienda che ti aveva suggerito di comprare il macellaio, perchè hai evitato il rischio specifico.
- Assicurare un percorso di studi di livello ai tuoi figli;
- Decidere a chi andrà la tua ricchezza quando non ci sarai più, senza farlo decidere allo Stato;
- Impostare strategie di Risparmio Fiscale;
- Costruire un Welfare nella tua Azienda a beneficio tuo e dei tuoi collaboratori;
- Capire se i tuoi obiettivi sono raggiungibili e sostenibili, o se devi aggiustare il tiro;
Che tasso mi dai?
Che un investitore continui a dire “Che Tasso Mi Dai” al proprio consulente, nel 2018, è la triste normalità.
Che molti consulenti vadano in affanno e non sia in grado di contrastare questo approccio vintage Anni 80, è molto più grave.
VUOI SAPERE QUANTO TI DO? ECCOTI SERVITO.
Il primo rendimento che posso aiutarti ad avere è quello pagato dai mercati finanziari. Mettiamo in chiaro una cosa, subito:
NON E’ CERTO, E’ ATTESO.
Vuol dire che può essere stimato, ipotizzato, ma non è sicuro. MAI!
GARANTITO E’ MORTO, QUANDO INVESTI.
CHI TI DICE IL CONTRARIO MENTE!
Il rendimento atteso del tuo portafoglio, caro risparmiatore, dipende da quello che ci mettiamo dentro, da come lo facciamo e da quanto tempo hai davanti: ogni attività finanziaria ha un premio al rischio quantificabile che il mercato paga a chi decide di correrlo. PUNTO!
Non c’è trucco, né inganno!
Non esistono scorciatoie ne algoritmi magici.
Ci sono solo numeri, verificabili da chiunque.
POI SE VUOI, CARO CLIENTE, POSSO AIUTARTI A PORTARE A CASA UN’ALTRO RENDIMENTO.
NON E’ ATTESO, E’ CERTO.
Hai capito bene, te lo sottoscrivo questo rendimento.
Dimmi quanto vale per te:
RISPONDIMI CON SINCERITÀ’, CARO RISPARMIATORE, E SOPRATUTTO DOPO CHE LO HAI FATTO, NON TI AZZARDARE MAI PIÙ A CHIEDERMI
“CHE TASSO MI DAI”.
Autore della lettera Andrea Rocco