Gli italiani ne sanno davvero poco. Di cosa parliamo? Di assicurazioni.
Da una recente indagine è emerso che gran parte degli italiani non conosce il mondo delle assicurazioni o sconosce il significato esatto di alcuni termini, tuttavia crede di essere abbastanza edotto in materia. E quando si parla di assicurazione, il primo collegamento lo si fa pensando ad un veicolo a due o quattro ruote, come se una scatola di lamiera valesse più della nostra stessa persona. Prova ne è il fatto che sono pochissime le polizze stipulate ad assicurazione della propria vita.
Ovviamente nessuno crede di valere meno di un veicolo, eppure non è ancora diffusa l’abitudine di assicurarsi contro imprevisti sulla persona o sulle abitazioni, ad esempio. Sarà per una ancora scarsa educazione in ambito finanziario ed assicurativo, sarà per una sorta di scaramanzia, ma gli italiani non credono nel valore di una polizza assicurativa che “sposti” il danno da chi lo riceve a chi di competenza. Il fattore determinante, a mio avviso è che, a parte la mancanza di informazioni sulla materia, moltissime persone sono convinte che le cifre per assicurarsi siano più alte di quanto siano in realtà. Senza considerare che ritengono “soldi buttati” quelli utilizzati per assicurarsi (e vi assicuro che ne bastano davvero pochi), mentre si ritrovano a dover fronteggiare spese ingenti nel momento in cui hanno bisogno di curarsi o di fare delle visite. L’esperienza pandemica ha visto rallentare tutti i processi di controllo, cura, interventi etc per via delle troppe richieste e dei pochi medici a disposizione, per lo più schierati per contrastare il virus, eppure questo non ha significativamente cambiato i numeri di chi si protegge assicurandosi.
E la situazione è destinata a peggiorare nel tempo visto l’allungarsi della vita media, pertanto saranno sempre meno le prestazioni sanitarie, a carico dello stato destinate alle famiglie, che dovranno quindi mettere mani al portafogli ed attingere dai propri risparmi per affrontare spese impreviste. O ancora viviamo in un paese che sempre più si avvicina ad un clima tropicale con stagioni torride e alluvioni devastanti, ora più che mai una polizza a tutela dell’immobile contro le calamità risulta necessaria.
Concludo una frase di Winston Churchill che a proposito di assicurazioni disse:
“Se dipendesse da me, scriverei la parola “assicurare” sulla porta di ogni casa e sulla scrivania di ogni pubblico funzionario. Sono convinto, infatti, che, con spese incredibilmente piccole, intere famiglie possano assicurarsi contro degli eventi catastrofici che diversamente le ridurrebbero sul lastrico.