Consulente Finanziario

La Macroeconomia quanto ci interessa?

Oggi Voglio farvi riflettere sulla situazione finanziaria attuale che il Mondo intero sta vivendo.

Si parla sempre più frequentemente di crisi e in effetti stiamo assistendo a cose mai viste, cosa sta accadendo alla Nostra economia?

Vi ricordate quali sono stati per anni i beni rifugio dei risparmiatori italiani?

Come non ricordare i famosissimi “TITOLI DI STATO”, strumenti da sempre presenti nei portafogli di molti risparmiatori italiani. Questi titoli hanno segnato un’epoca e rappresentato per anni una validissima alternativa a diversi investimenti, in quanto erano sia sicuri che liquidabili in qualsiasi momento.

Bene, questi strumenti, oggi alcuni non più protetti a causa delle Clausole di Azione Collettiva, le cosi dette CACs, hanno tassi radenti lo zero o in altri casi addirittura segnano un rendimento negativo.

Sarà forse finita l’epoca di questi strumenti?

E come non menzionare il famigerato “MATTONE”, su cui per anni si è basata un intera economia..

Cosa sta succedendo ai nostri immobili?

Perché il loro valore continua a scendere inesorabilmente?

Perché non si riesce più ad affittarli o addirittura a venderli?

Anche per lui è finita un epoca?

Comprenderete bene che ci troviamo davanti ad un cambio “EPOCALE” che mette a repentaglio i sacrifici di un’intera vita o addirittura di diverse generazioni.

Alle volte sentiamo parlare di “MACROECONOMIA”, e facciamo l’errore di pensare che sono notizie che a noi non riguardano.

Purtroppo, che tu abbia o non abbia risparmi, la macroeconomia ti riguarda da vicino, in quanto intacca il tuo patrimonio ma non solo, vengono colpiti tutti i beni come la spesa, gli immobili, il carburante, le tasse, e tanto altro ancora..

Il 70% dei Paesi dell’economia mondiale oggi soffrono di tassi bassi e di un’inflazione bassa, ma come è possibile tutto questo?

CINQUE I MOTIVI

I primi due sono motivi congiunturali, ovvero, prima o poi passeranno di moda. Gli altri tre sono motivi strutturali che difficilmente verranno superati.

Analizziamo i primi due motivi congiunturali:

LA CINA E LE MATERIE PRIME

La Cina è un Paese che esporta i propri prodotti in gran parte del mondo, più che un Paese lo definirei una vera e propria fabbrica mondiale.

Questo Paese considerato “Paese Emergente”, per poter emergere ha deciso di effettuare una serie di interventi/investimenti detti piani di sviluppo. Questi piani prevedevano degli investimenti pubblici ovvero la costruzione di autostrade, aeroporti, porti, etc..etc..

Questi investimenti hanno richiesto un elevato consumo di materie prime provenienti dai Paesi produttori come il Brasile.

Cosa succede ad un determinato bene se la richiesta è alta? Beh, quel determinato bene aumenta il proprio valore.

Nel momento in cui tutti questi investimenti sono giunti a compimento, e le aree industriali sono sempre meno, la Cina deve necessariamente diminuire la richiesta di materie prime, calando la richiesta, cosa succede ai prezzi? Ovviamente si contraggono, causando panico in quanto la Cina non crescerà più ai livelli di prima.

Ora parliamo dei tre motivi strutturali che purtroppo sono quelli più complessi da superate.

MOTIVI STRUTTURALI

  1. DEMOGRAFIA
  2. GLOBALIZZAZIONE
  3. DIGITALIZZAZIONE

LA DEMOGRAFIA: Guardiamoci intorno, cosa è cambiato? Le famiglie sono numerose come prima? Quanti figli avevano i nostri nonni? E quanti i nostri genitori? Noi quanti figli abbiamo e i nostri figli hanno figli?

Come impatta questo sulla Nostra economia?

Semplice, una famiglia numerosa, avrà maggiori esigenze, i consumi saranno maggiori (pane,pasta,acqua,abiti,servizi,etc..etc..); nel momento in cui il numero dei componenti familiari si riduce, inevitabilmente si riducono i consumi. Moltiplicate questo per tutto il Nostro pianeta? Ecco perché i prezzi dei beni, continuano a contrarsi, proprio perché la domanda di beni continua a diminuire.

LA GLOBALIZZAZIONE: Abbiamo sempre visto di buon occhio questo argomento, ma qual’è l’altro aspetto della medaglia?

Ragioniamo insieme..

Il fatto di vivere in un Mondo globalizzato senza ombra di dubbio ci aiuta ed è sicuramente anche più comodo.

Purtroppo però avere la possibilità di comprare beni e servizi in tutto il Mondo non fa altro che aumentare la concorrenza, cosa sicuramente positiva, ma quando parliamo di concorrenza significa che i fornitori, per poter resistere e non essere spazzati via dal mercato, sono costretti ad adeguare i prezzi, abbassandoli. Questo semplice fattore si ritorce sui salari dei singoli lavoratori che inevitabilmente, avendo uno stipendio minore, saranno costretti a dover consumare meno.

LA DIGITALIZZAZIONE: Quanti di noi sarebbero disposti a tornare alla “pala e al pico”?

Un esempio rude e forse anche forzato, ma c’è da dire che oggi la tecnologia ci agevola e difficilmente tutti siamo disposti a farne a meno. Grazie difatti all’aiuto di questi potentissimi mezzi come i  computers, riusciamo a sviluppare una quantità d lavoro enorme che prima veniva svolta da molte persone. Questo semplice meccanismo, causa una minore richiesta di forza lavoro, in quanto le persone vengono sostituite dalle macchine: meno concorsi, meno assunzioni, aumento della disoccupazione, aumento di persone prive di un lavoro e di un reddito che continuano ad alimentare un circolo vizioso dei mancati consumi..

Quindi? Come uscire da questa situazione? La Cina, che aveva introdotto un limite alle nascite (massimo un figlio a famiglia) ha deciso, comprendendo il problema demografico, di estendere alle famiglie la possibilità di concepire due figli. Questo permetterà di aumentare i consumi familiari (domanda) e quindi incrementeranno i prezzi, di conseguenza i salari, tornando così a costruire un circolo virtuoso. Le Banche Centrali Europee invece, dalla loro parte, hanno deciso di effettuare il cosiddetto Quantitative Easing, ovvero iniettare nel sistema liquidità. Questa decisione molto importante permetterà un aumento dei del valore della moneta, si alzeranno i tassi e di conseguenza l’inflazione.

La mia considerazione personale è che oggi il mondo economico richiede sempre più l’aiuto di un esperto finanziario capace di indirizzarti nei giusti settori.

Alla prossima.

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