Lo so, lo so, mi ripeterò ma in questo periodo di grande incertezza, dove i mercati sono come mari in tempesta, spesso mi sento rivolgere la domanda: “non è il caso di vendere e rientrare nei mercati quando le acque si saranno calmate?”
La mia risposta è sempre la medesima: Assolutamente no! No e mi appresto a motivare.
I mercati oscillano, lo fanno per natura, lo fanno perché sono sensibili agli eventi e per una serie di altri fattori… Oscillano, tentennano, barcollano, ma nel frattempo salgono. Significa che se analizziamo un periodo di tempo in cui il mercato ha visto una crescita, questa “linea di crescita” non sarà retta e in continua ascesa, ma frastagliata, discontinua per via delle crescite, delle correzioni, delle risalite e dei crolli. Tuttavia solo chi sarà rimasto sul mercato, assecondando le continue “onde”, a lungo termine avrà visto i propri investimenti godere della crescita.
Potrei prendere l’esempio dei clienti che a marzo 2020, in piena Pandemia, hanno avuto comportamenti diversi, c’è chi in preda al panico e, forse per una bassa Educazione Finanziaria, ha disinvestito ai primi cali di mercato, c’è chi invece (e per mia soddisfazione sono stati in tanti) ha seguito i miei consigli ed ha addirittura aggiunto del denaro agli investimenti, recuperando ben presto cifre più alte rispetto alla situazione di partenza. Questo a dimostrazione che, la vera arma negli investimenti sono la conoscenza e il “controllo” della propria emotività.
I mercati si riprendono sempre. Lo dice la storia, lo dice il grafico che mostra che dopo ogni crisi c’è una risalita.
Il nostro maggiore alleato in ogni caso rimane sempre il tempo, ma non il tempo inteso come timing, cioè il momento esatto per “entrare e uscire” quando c’è una crisi di mercato; il tempo inteso come tempo di permanenza sui mercati, il tempo inteso come orizzonte temporale, che nel lungo periodo premia sempre.
È importante conoscere le dinamiche dei mercati per attuare i giusti comportamenti. E i comportamenti premianti, in casi come questi, sono sempre gli stessi cioè mantenere la calma e non lasciare che il panico ci travolga. Al contrario invece si rischia di cedere alla paura e di fare scelte avventate che si rivelano del tutto errate.
L’unico comportamento da seguire è rimanere sul mercato, navigare questo mare e aspettare che passi la tempesta, con la consapevolezza che continuare ad investire può essere l’opportunità per comprare a prezzi bassi e aspettare la risalita. Da un “mare in tempesta” un’opportunità e per dirla come Leopardi “il naufragar m è dolce in questo mar”