Giorni fa un mio cliente mi racconta un avvenimento che per molti versi può essere considerato strano, in realtà la nostra professione ci prepara anche a questo, ma non nego che ogni volta mi sorprendo io stesso.
Mi racconta di essersi ritrovato coinvolto in una conversazione con persone che non conosceva, ad un certo punto l’argomento della discussione diventa la Banca. Uno dei tizi comincia a lamentarsi di aver avuto un’ esperienza negativa con un consulente che, a suo dire, gli aveva fatto solo perdere somme di denaro. “Fortunatamente – affermava il mio cliente – io posso dire di aver trovato un consulente preparato, presente e soprattutto che agisce in maniera etica, rendendomi consapevole delle scelte da fare e del perché. Con lui sto imparando diverse cose che non conoscevo.”
Il tizio continuava invece dicendo che, il suo consulente gli aveva fatto fare un investimento che gli aveva fatto perdere un’ingente quantità di denaro. Ad un tratto la bizzarra scoperta: il consulente di cui stavamo parlando, in realtà era la stessa persona.
Com’è possibile che di una sola persona si abbiano opinioni così diverse e distanti? Mi chiese il soddisfatto cliente.
Facile. E lo spiego subito.
Quando ti affidi totalmente ai consigli e alle competenze di un esperto, ma un esperto vero, che non promette guadagni spropositati e che non ti vende chiacchere, difficilmente potrai sbagliare il bersaglio. Lavorare con eticità e pianificazione porta a creare un circolo virtuoso che pone le basi per una serena situazione finanziaria.
Diverso è quando, il consulente ti propone una pianificazione finanziaria e questa, non solo viene snobbata ma si ha anche la presunzione di poter saltare alcuni passaggi, come ad esempio la protezione da eventi nefasti che comprometterebbero qualsiasi patrimonio, oppure come l’adesione ad un fondo pensione, perché non si crede in questi strumenti e si fa affidamento alla liquidità del momento, pensando che questa basti anche per gli anni a venire.
Diverso è quando tu proponi dei piani di accumulo, che altro non sono che abitudine al risparmio, che col tempo si rivelano avere dei buoni rendimenti. Col tempo però. Con quell’orizzonte temporale, che nel caso del cliente scontento, non era stato rispettato perché al primo calo, credendosi trader, aveva disinvestito tutto, confermando una perdita.
Però, leggendo solo il finale della storia, era stato il Consulente che lo aveva fatto perdere. E’ proprio vero : siamo tutti cattivi in una storia raccontata male.