Articoli, Consulente Finanziario

Italiani popolo di scaramantici

E’ proprio vero, noi italiani siamo un popolo di scaramantici. Viviamo alcuni avvenimenti in maniera negativa o positiva in base alle credenze che si sono istituite su un determinato argomento: trovi un quadrifoglio? Bene, portafortuna! Vedi un gatto nero? Meglio girare alla larga che non porta bene, poi non aprire l’ombrello in casa che porta male e via discorrendo….

Anche il settore finanziario è fortemente legato alle superstizioni. A Capodanno, ad esempio, noi italiani siamo soliti mangiare lenticchie e cotechino perché sinonimo di prosperità e abbondanza, oppure indossare biancheria rossa perché porta fortuna, mentre in molte regioni se prudono le mani significa soldi in arrivo, o ancora si crede che regalare un portafogli senza aver messo neanche una moneta, porti male.

La superstizione è un insieme di credenze o pratiche, frutto di convinzioni che spesso vanno al di là della ragione, come ad esempio il non voler parlare di malattie o morte perché si crede porti male.

Vedete, la mia professione, si scontra spesso con la scaramanzia: ogni volta che devo parlare di protezione del Capitale Umano, citando malattie, infortuni o morte, vedo gli sguardi imbarazzati o espressioni scherzose che invitano a cambiare argomento oppure a toccare ferro. Eppure la scaramanzia, che ci crediamo davvero o con poca convinzione, spesso impedisce l’approccio ad argomenti su cui c’è davvero poco da scherzare.

Temi come la protezione del Capitale Umano, possono salvaguardare il nostro patrimonio da eventi spiacevoli che destabilizzerebbero tutto; parlare di Pianificazione Successoria, sebbene attiri corna o ricorsi ad amuleti, risulta di grandissima importanza al fine di decidere pienamente le sorti del proprio patrimonio.

Tutti siamo un po’ influenzati da queste credenze, eppure sappiamo benissimo che non c’è alcuna relazione tra il parlarne e il verificarsi di tale eventi, anzi, ci sono degli studi che dimostrano che il fatto di stipulare, ad esempio, una polizza contro malattie o infortuni, allontani da noi il pensiero (ovviamente il pensiero, non l’evento in sé)  che questo possa verificarsi.

Da Consulente Finanziario capita che mi senta dire “vediamoci il 13 che porta bene” oppure “non sono bravo a risparmiare, ma gioco 20 euro a settimana al GrattaeVinci, magari sono fortunato!” .  Non essendo un tipo scaramantico posso affermare di non essere particolarmente attento a certe cose, più che alla fortuna credo che ognuno sia l’artefice del proprio destino, ma di certo se una coccinella mi si poggia addosso mi piace pensare che porti bene, per la serie: Non è vero, ma ci credo!

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