La professione di Consulente Patrimoniale dà accesso a tanti racconti familiari, situazioni più o meno comuni e a volte anche molto singolari. Tempo fa un collega mi raccontò un aneddoto che trovai molto interessante dal punto di vista etico ma soprattutto dal punto di vista professionale: la storia della zia Emma.
Zia Emma era una anziana donna, mai sposata, che viveva nel suo piccolo appartamento di periferia, sostentata solo dalla sua pensione. Non aveva figli, ne fratelli o sorelle, le uniche parenti rimaste erano figlie di sua sorella, morta qualche anno prima. Di queste due donne, solo una si mostrava presente per tutte le necessità della zia. Ella infatti, non potendosi permettere una badante con la piccola pensione, aveva bisogno di un aiuto per le commissioni, per la spesa, la pulizia di casa e ogni tanto di essere accompagnata a fare delle visite. L’altra sorella, non aveva mai mostrato nessun interesse circa le condizioni, le necessità e i bisogni dell’anziana zia. Gli anni passano e la zia Emma muore.
Le due sorelle, essendo le uniche discendenti della zia, pensano di dover dividere in parti uguali i lasciti della defunta. È qui che invece avviene la svolta della storia.
La zia Emma, aveva avuto l’accortezza di rivolgersi ad un Consulente Patrimoniale per comprendere come potere ricompensare la nipote, che tanto le stava vicina e la accudiva. Il professionista, analizzata la situazione, consigliò di redigere un testamento, nel quale ella dichiarava che ogni suo bene ( il piccolo appartamento e circa 10 Mila euro)sarebbero andati in eredità alla premurosa nipote.
Le nipoti infatti, non essendo eredi legittimari ma solo legittimi ( gli eredi legittimari sono il coniuge, i figli e in assenza di questi, i genitori, mentre i legittimi sono i fratelli o i nipoti ad esempio), possono essere escluse da un testamento su volontà del defunto. E così fu. L’amara scoperta venne fatta alla lettura del testamento, di cui nessuno era conoscenza. Le volontà della zia Emma furono così esaudite e chi ha mostrato vicinanza e compassione per una anziana zia, è stato ricompensato.
Come sarebbe stato diverso il finale della storia se la zia non si fosse rivolta al Consulente? Quanto sono stati utili la sua analisi ed i suoi consigli?
Beh, ovviamente dipende da quale nipote racconta la storia…