Articoli, Consulente Finanziario

Storie di patrimoni: la pecora nera

Diciamoci la verità: ogni famiglia ha la sua pecora nera. A volte siamo noi stessi stati la pecora nera della famiglia in un periodo della nostra vita. A volte è solo un periodo, una fase della vita, quando invece la situazione permane e gli atteggiamenti non cambiano, possono emergere difficoltà non indifferenti. Tempo fa, parlavo con una mia cliente e tra una chiacchiera e l’altra, mi confessa che riguardo alla propria posizione patrimoniale, immobiliare e finanziaria, aveva qualche perplessità. Avendo un’età avanzata infatti, ella iniziava ad avere preoccupazioni per ciò che sarebbe avvenuto dopo la sua scomparsa.

La signora aveva 2 figli, una figlia maggiore e un figlio di qualche anno più piccolo, con vissuti totalmente differenti. La figlia, infatti era sempre stata una ragazza con la testa sulle spalle, aveva studiato, trovato un buon impiego e, nonostante avesse già creato una famiglia, stava vicino alla madre e se ne prendeva cura. Il secondogenito invece, era sempre stato un ribelle, aveva preso un diploma a stento, dando non poche preoccupazioni ai genitori per via della sua condotta, poi non riuscendo ad affermarsi nel lavoro, era partito per trovare la propria strada, per poi ritornare senza aver concluso nulla, anzi, raccontava la madre con un filo di imbarazzo, spesso chiedendo aiuti economici ai genitori.

Ora la situazione si era pure aggravata perché, con gli aiuti chiesti ai genitori, era venuto fuori che questi era solito “giocare” (lotto, scommesse, bingo etc) in maniera irresponsabile. La madre quindi, valutando queste due realtà ben diverse, temeva che il proprio patrimonio venisse sperperato, o almeno la metà di questo. Quello che la mia cara cliente non sapeva era che, una buona Consulenza Patrimoniale, avrebbe potuto attenuare il disagio. Vediamo in che maniera: i due figli, essendo eredi legittimari non possono essere privati della parte legittima del patrimonio, ma questa divisione non è però il  50% di tutto, esiste infatti una quota che spetta agli eredi e una quota libera, che la madre può, attraverso un testamento, decidere di lasciare ad uno dei figli o addirittura ad un terzo. Ecco quindi la soluzione a questa situazione: redigere un testamento lasciando alla pecora nera il 33% del patrimonio, alla figliola devota l’altro 33% e ancora a lei la quota libera del restante 33%.

La mia cliente mi ringraziò per questo consiglio, ma mentre stava per andare via mi fece un’ultima domanda: “se però si rimette sulla retta via, lo posso cambiare il testamento? “

Si signora, lo può cambiare” uscì allora dalla stanza con un velo di speranza negli occhi.

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