Ecco, un nuovo articolo che parla di Fondo Pensione, come se ormai non si potesse prescindere da questa scelta.
Lascia che ti dica, che in realtà è proprio così.
E ancor di più dico che essere previdenti, aderendo ad un Fondo Pensione in giovane età, farà davvero la differenza.
Ovviamente la parola pensione non è tra i primi pensieri di chi è ancora lontano da questa realtà e magari ha appena iniziato a lavorare, ma è proprio in questi casi che l’Educazione Finanziaria dovrebbe inculcare l’importanza di questa scelta.
Il sistema pensionistico italiano ha subito numerose revisioni negli ultimi 30 anni, la più importante riguarda il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo. Ciò significa che la pensione non verrà più calcolata sulla base dell’ultima retribuzione percepita ma sulla base dei contributi versati nel corso dell’intera vita lavorativa. Se consideriamo che risulta sempre più arduo trovare un impiego, dopo aver finito gli studi, ne consegue che i giovani, avranno meno tempo per versare contributi e quindi meno modo di costruirsi la pensione.
Fatto il quadro della situazione, la soluzione non può che prevedere uno strumento che vada ad integrare ciò che ci ritroveremo a fine attività lavorativa: un Fondo Pensione!
Ma i vantaggi non sono solo quelli di costruirsi un capitale per il futuro, sono molteplici. Ne cito solo alcuni:
- Il Fondo Pensione è alla portata di tutti, basta avere costanza per costruire un grande capitale.
- Ha dei vantaggi fiscali. I contributi versati annualmente nella forma pensionistica integrativa sono totalmente deducibili fino ad un massimo di € 5.164,57.
- Ha una tassazione agevolata, infatti il capitale alla scadenza non verrà tassato con l’aliquota marginale IRPEF ma con una trattenuta di imposta che va dal 15% al 9%. Maggiore sarà la permanenza al fondo, minore sarà la tassazione applicata.
- Essendo uno strumento assicurativo gode dei vantaggi di impignorabilità ed insequestrabile.
- Essendo un Fondo Comune di investimento, che gode di gestione separata, in caso di fallimento dell’istituto di credito il capitale non verrà attaccato.
In conclusione ritengo che il ricorso ad una pensione integrativa non è più una scelta opinabile ma piuttosto una presa di coscienza e la volontà di garantirsi un futuro all’altezza dei propri sogni. Anche se in alcuni casi il momento della pensione sembra ancora distante, magari tra 20 o 30 anni ringrazierai il giovane “te” per averti dato la possibilità di vivere serenamente la terza età. E chissà che, così facendo, le nuove generazioni non prendano consapevolezza e riescano a dare una svolta a questo argomento che ancora per molti risulta essere “facoltativo”.